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terebbesi d'esaminare ove sia il centro di unità e di autorità nel governo costituzionale. Ma questo esame è un lavoro particolare che noi dobbiamo rimettere ad altra occasione.

Ci basterà d' avere qui stabilito che l'autorità suprema non è di natura da potersi dividere, e che il vero sovrano è sempre uno. I governi possono cangiar di forma, distruggere e ricostruire le loro istituzioni sopra mille novelli piani; il potere tuttavía rimane in sostanza lo stesso, e tutto ciò che puossi accordare, si è che l'unità, della quale parliamo, ha li suoi gradi, e raramente è perfetta e compita.

Sembra da ciò risultare che la forma di governo non induce conseguenza, per la question di sapere se e quando l'autorità sia di diritto naturale. E nondimeno, com' egli è dimostrato che l'autorità è una di sua natura, e come da un altro lato questo carattere dell'autorità si conserva essenzialmente nella monarchía; noi crediamo aver potuto dire che il governo monarchico, il quale del rimanente è la forma modello, la forma primitiva dell' autorità, è di naturale diritto.

DEL SUFFRAGIO UNIVERSALE"

Quando, nell' aprile del 1848, anche la nostra

Modena era divenuta

Nave senza governo in gran tempesta,

e si levavano di mezzo alla ciurma, parte inebriata, parte esterrefatta,

Diverse lingue, orribili favelle

a proporre le più matte cose per dirizzare a qualche porto la prora; una fioca voce, tra le poche altre che ardivano di richiamare all' ordine, e in buona fede si provavano a discutere il quid agendum, anche per conforto di qualche mano onorata, porgentesi a rattenere il legno dall' ultimo sommergimento, andava dicendo, ed altresì mandavalo in pubblico per la stampa: « Ogni maniera di raccogliere i voti, le rimostranze, le deliberazioni di un popolo può riuscire a buon fine,

(1) Chi mai volesse appuntare queste e somiglianti materie come disparate dall' indole e dall'oggetto delle nostre Memorie, dovrebbe prima convincersi lealmente che non ci trovino alcuno interesse la Religione e la Morale, massime nella condizion presente della civil società. Sarebbe da vedere, anche per questo riguardo, il discorso che il sommo oratore Donoso Cortes pronunziava, nel febbrajo del corrente anno, alla Camera dei Deputati di Spagna, dimostrando la futilità delle questioni economiche ove si lasciano da parte i rimedj somministrati dalla dottrina cattolica, la sola che sia in opposizione assoluta colla rivoluzione e col socialismo.

quando ne sia legittimo il titolo, maturato il regolamento, e sincera l'esecuzione. Io per altro, se avessi ad esporre la mia opinione, comincerei dal riprovare la maniera preferita in Francia per la composizione della loro assemblea... Sì, dirovvi brevemente che due grandi errori od almeno due grandi inconvenienti, chi ben considera, si riscontrano nelle norme stabilite per la convocazione de' cittadini a quell' atto. È falsato in primo luogo il principio costituente della civil società, per la sostituzione dell' individuo alla famiglia. Nel più grande affare, al quale esser possa chiamato un popolo, si cancella ad un tratto, per via d'una generale emancipazione, l'autorità del padre o capo della famiglia, e si opera colla forza numerica la più trista sopraffazione della forza morale. Con questo sistema non si ordinerebbe neppure la comunità d'un villaggio; figuriamoci il governo d' un' intera nazione! Che sarebbesi dovuto fare secondo l'ordine naturale? Semplicissima cosa: convocare i capi di famiglia di ciascuna parrocchia davanti al Parroco ed a quell' agente civile che, sotto diversi nomi, suol pure avere una qualche autorità con dipendenza dagli officiali maggiori di un comune o distretto. Raccogliere quindi i voti per la delegazione di que' cittadini che fossero stati creduti i più atti a radunarsi nel luogo principale del comune o cantone o distretto, per procedere alla elezione de' membri dell' assemblea. Così non sarebbesi fatto largo all' altro massimo errore od inconveniente del voto universale e diretto, renduto anche illusorio dalla scelta del luogo; nè sarebbesi preparato lo

spettacolo di un ragunamento, il cui minore sconcio sarà la confusione di Babilonia. Se io così parlassi, non mancherebbero le obbiezioni; ma sarebbero altresì pronte le risposte... » (2)

Ora siaci permesso di riferire quello che non ha guari si è letto, allo stesso proposito, nel periodico francese intitolato l'Universo, Unione cattolica:

Il suffragio universale, tal quale è praticato oggigiorno, è primieramente una menzogna, ed in secondo luogo porta all'esistenza della famiglia un profondo colpo che può diventare irreparabile. Perchè il suffragio universale divenga veramente universale, e perchè preservi la famiglia da' pericoli che al presente le fa correre, bisogna esigere dal legislatore che il suffragio del padre di famiglia sia, per quanto è possibile, proporzionale alle sue obbligazioni. Questa idea feconda, messa già da qualche tempo in circolazione, comincia a prender forza. Essa è sviluppata oggigiorno, d'una maniera frizzante, nel periodico l'Assemblea nazionale, dallo spiritoso scrittore che l'ha concepita. Noi diamo alcuni estratti del suo lavoro, riservandoci di tener dietro alla sorte d'un pensiero giusto, che si raccomanda all'attenzione di tutti gli uomini di buon

senso:

<< Sottomesso all'analisi, nella stessa fucina della sua azione, vale a dire nel cuore della famiglia, diminutivo, e germe dell' ordinata società, il suf

(2) Nel numero primo ed unico del Foglio intitolato: Massime politiche e sociali d' uomini celebri, e Conferenze del popolo d'una borgata.

fragio universale (ben inteso quello del momento) non sopporterebbe, dieci minuti, la prova d'una seria disamina. Debbesi ad un accecamento se migliaja di proteste non hanno ancora fulminato quest' opera di stravaganza. Infatti il Governo provvisorio ed i legislatori evocati dalla sua parola hanno decretato brutalmente un' eguaglianza contro a natura tra il capo della famiglia e chi de' suoi figli ha passato una certa età... Una legge la quale si dichiara contro a natura! Chi può sopportare questa nuova bestemmia? Cade tutta la gerarchía; ed ecco i padri e i figli tratti confusamente sotto lo stesso livello. Padri di famiglia, armatevi di riflessione e vigilanza! Siate bene e debitamente avvertiti che l'inesperienza, lo spirito d'avventura e il disdegno d'ogni specie di obbligazione (tre caratteri indispensabili di tutte le nostre scuole socialistiche) hanno ricevuto un premio d'incoraggiamento da un decreto divenuto costituzionale, e perfino organico, secondo che ci viene affermato. Tutti avete a dirvi quello che io mi dico:

<< Egli solo, un figlio rivoltoso, contrappeserà, non solamente la mia voce (cosa che senza dubbio dovrebbe far ribrezzo, nondimeno è ancor nulla); ma s'egli vuole scuotere il restante del suo giogo lasciandosi allucinare dalla fantasmagoría delle odierne teoriche, soffocherà nella stessa occasione, come dentro una tomba, le voci ben altrimenti faconde che la mia (poichè saranno disarmate) di sua madre, altro me stesso; delle sue sorelle, forse più avanzate in età, e più di lui ragionevoli; e de' suoi fratelli, ancor minorenni. Fate che uno di questi

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