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sempre comprovanti lavoro, fatica, sudori, patimenti, martirj: perciò chiamare la gloria eterna premio, corona, che non si dona ma si merita: perciò quel dir chiaramente, quasi dubitasse che alcuno potesse frantendere: chi non è meco è contro di me; chi non coglie con me, disperde. Perciò quel solenne giuramento che chiunque, pur senz' averlo apertamente negato, avesse avuto paura, rossore, vergogna di confessarlo apertamente in faccia a tutti i nemici, anche col pericolo certo di cruda morte; Cristo medesimo si sarebbe vergognato di confessar lui per suo avanti al suo Padre celeste ed agli Angeli suoi: che è quanto a dire che lo avrebbe cacciato per ciò solo dal numero de' suoi eletti. Che più? Non è giunto a proferire Egli medesimo quella tremenda sentenza nella sua Rivelazione : Fossi tu o freddo o caldo! Ma perchè sei tepido, ti rigetterò dalla bocca, siccome nauseosa bevanda!

Che diranno i Moderati a queste sentenze? Sono queste utopie de' Retrogradi, o insanie degli Ultrodemocratici? No; sono della stessa Sapienza Divina: sono perentorie dichiarazioni di Cristo, al quale non si può oppor verbo. Cristo adunque ha innalzata anch' Egli una bandiera, ha spiegato un vessillo, ha istituito un partito; e la sua bandiera, il suo vessillo, il suo partito non riconosce che un avversario solo, il Demonio con tutti i suoi seguaci: via di mezzo non c'è, non c'è terzo partito; l'ha definito: nemo potest duobus dominis servire: qui non est mecum, contra me est. Or bene, signori Moderati, di quel partito siete voi? Di Cristo? No, ch' egli ha giurato di non riconoscere per suo chi

teme, come voi, di confessarlo apertamente avanti agli uomini. D'un altro partito? No, che non esiste; è data la sentenza: chi non è meco è contro di me. Dunque voi siete contro Cristo, e perciò voi siete del partito del Diavolo: Vos ex patre Diabulo estis. Sì, io non vi faccio ingiuria, sono le premesse di Cristo che non lasciano trarre che questa conseguenza. Qui non est mecum contra me est. Si, intendetela una volta: la moderazione tra' partiti è viltà, egoismo in Religione, nullità, sacrilegio.

Che poi de' partiti attuali uno sia di Cristo l'altro del Demonio, non ci vogliono parole e ragioni a provarlo: lo si deduce dalle medesime parole di Cristo; e lo si vede dalle operazioni. Il partito di Cristo fu, è, e sarà sempre quello della Chiesa Cattolica; sarà sempre quello de' suoi nemici l'altro, militi pure anche sotto la Croce, abbia d'essa fregiata la fronte e il petto. Quelli che credono fermamente a tutte verità rivelate, appoggiati all'infallibilità del Rivelante, e ciò senza esitazione ed eccezione, questi sono del partito di Cristo quelli che negano apertamente o movono solo dubbiezza intorno ad alcuna verità rivelata, sono del partito del Diavolo. Quelli che insegnano il Vangelo di Cristo secondo la mente e la sposizione della Cattolica Chiesa, e dell' infallibile cattedra di Pietro, sono del partito di Cristo: quelli che insegnano dottrine nuove e pellegrine, e disconfessano l'autorità rivelante e insegnante, fossero pure Angeli calati dal cielo, per dirla coll' Apostolo, fossero Sacerdoti, secolari o regolari, fossero anche

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Pastori, non credete agli occhi vostri, alle orecchie vostre; essi sono del partito del Diavolo, sono Anticristi. Quelli che ardiscono far fronte alla iniquità e all'eresia, o venga di minacce o di lusinghe vestita, o di corona o di berretto coverta, o cinta di stola o di toga; e palesemente confessano che sono Cristiani e Cattolici, e ribattono i colpi lanciati contro la religione, e svelano le insidie e i tradimenti, a pericolo di beffe e di scherni, di tormenti e di morte; questi, questi sono tutti del partito di Cristo: quelli all' incontro che coperti di una falsa politica, d'una prudenza mondana e carnale vestiti, non ardiscono dichiararsi per Cristo, e vanno anzi consigliando agli altri: prudenza, prudenza; quelli che si nascondono al tempo della pugna, quelli che dicono: che a me importa? quelli che lasciano accostarsi il nemico e assalire le mura di Sionne senza gettare un grido; lasciano distruggere trono e altare senza far resistenza alcuna; tutti questi sciaurati che non furon mai vivi, sì sono tutti del partito del Diavolo: qui non est mecum contra me est. Quelli che non si lasciano indurre a frangere la divina legge in qualsivoglia precetto per umani riguardi, che pospongono all'osservanza della divina ed ecclesiastica e civil legge, all'esatto adempimento de' propri uffici l'amore delle sostanze, dell'onor, della vita; questi sono tutti del partito di Cristo: ma quelli che sono Cristiani e Cattolici e osservano i comandamenti di Dio solo quando si hanno onori e sostanze, e li calpestano quando vi sia pericolo d'incontrar qualche male; tutti questi sono del partito del Diavolo. Quelli..... che più

parole? lo ha detto in due parole Cristo; e lo conferma l'Apostolo: Qui vult post me venire, abneget semetipsum, tollat Crucem suam et sequatur me. Chiunque rinunzia a se medesimo, cioè all' amor proprio, e in lui e per lui a tutte le pazze massime e voglie e amori del mondo, e prende la sua croce dell' umane tribulazioni, e pubblicamente senza rossore la porta, e si dà a ricalcare le orme sanguinenti di Cristo, eccovi il suo seguace; eccovi l'uomo del partito di Cristo. Ma chi vuole stare infra due, e non si decide a seguir Cristo e a confessarlo colle sue buone operazioni, hic non est ejus.

Signori Moderati, capite voi questa dottrina? vi persuadete ancora che la Moderazione in Religione è Sacrilegio? Carissimi; due vie v' hanno e non più, una mette capo al cielo, l'altra all'inferno: via di mezzo non c'è; o sempre regnare con Cristo o sempre penare co' Demoni. Ma, oh! sventura, veramente sventura! la vostra schiera, che pur dovrebb' essere sì breve, mentre uomo ragionevole e cristiano essere non vi dovrebbe che non intendesse questa tanto chiara dottrina; la vostra schiera, dico, è sì folta e piena ch'io certamente, come Dante,

«....... non avrei mai creduto

<< Che morte tanta n'avesse disfatta!

e, ciò che aggrava il dolore, piena non pure di cieche pecorelle che il perchè non sanno, ma di Pastori altresì, di quelli che ogni ragion vorrebbe fossero sotto la bandiera di Cristo! chè anzi è ciò appunto che fa piena la schiera oltre misura. Imperocchè, Sacerdoti, siete pur voi il sale della terra, voi il

lume del mondo; e se voi, dice Agostino, sarete così folli che, o per l'amore dei beni e della vita terrena, o per lo timore di loro inopia o di umana persecuzione, perdiate i beni eterni, che sarà degli uomini, a torre i quali d'errore, Iddio voi destinava! Sarà meraviglia più, se i semplici fedeli temano le persecuzioni, se voi le temete? se voi anzi vi mettete capitani delle schiere degli stolti moderati, e voi, che dovreste i forti condurre e animare alla pugna, i primi siete a consigliar loro prudenza, moderazione, politica? Infelici! di voi veramente è scritto che siete ciechi e duci di ciechi! Ma leggete sentenza di Cristo: Se il cieco fia scorta al cieco, ambo cadranno nella fossa. Ecco la vostra condanna. Non leggeste voi mai nell' Evangelio, che Cristo vi pose appunto come pecorelle fra lupi? non leggeste mai che il buon Pastore dee esser pronto a dar la vita per le pecorelle? non leggeste mai che Cristo vi comandò di non temere quelli che hanno facoltà d'uccidere il corpo e non l'anima? non leggeste mai che non dovreste meravigliarvi se il mondo v'odiasse, ma più presto se vi amasse; poichè voi siete tolti da lui, siete in guerra con lui, ed è tal nemico vostro che perseguì il vostro capo e seguirà a perseguire tutti i suoi discepoli? Oh! sia fine una volta; dirò a tutti voi Sacerdoti ciò che scrisse la famosa Catterina al sesto Pio: Il timore mal conviene al vostro carattere. La vostra Dignità non può accordarsi con la politica, quando la politica ferisce la Religione. Che se troppo v' aggrava imparare da una Imperatrice scismatica i vostri doveri da Sa

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