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Vassiltchikow, il conte Orlow, il Vice-ammiraglio Arséniew, ecc. Dalla lettura del resoconto dell'annata 1896, risulta che la Società annovera attualmente 3,320 membri. Il numero dei pellegrini russi che nella scorsa annata si sono recati in Terra Santa è stato di 6,532, dei quali 3,001 vi si recarono per le feste di Pasqua. La Società li soccorse, specialmente nel servizio sanitario.

In tale adunanza su proposta del presidente ed approvazione del Consiglio direttivo, vennero eletti membri onorarî della Società: - il conte M. N. Mouraview, Galkine-Vrasky, Sélifontow, Roukavischnikow, Lissiansky, l'arciprete Lebedew, ed i Vescovi Mgr. Vladimiro di Nijni-Novgorod, Mgr. Alessio di Vologda, Mgr. Vladimiro di Catherinobourg, Mgr. Vladimiro di Orenbourg, Mgr. Mitrofane di Orel, Mgr. Nicodemo di Yakoutsk, Mgr. Nicola delle isole Aleutine, Mgr. Pietro di Perm e Mgr. Pitirimo di Toula.

In Abissinia.

D'ordine del Sultano sono spinti, a Costantinopoli, colla massima alacrità i preparativi della missione che egli manda in Abissinia e che partirà al più presto possibile. La missione viaggerà in forma ufficiale appena avrà posto il piede sul territorio abissino. Menelik darà ordine a tutti i ras, che si troveranno sulla strada della missione turca, di fornirle non solo protezione, ma tutto il possibile appoggio materiale. Fra i numerosi doni da distribuirsi a Menelik, alla sua consorte, ed ai diversi ras che sono loro parenti, vi sono ricchissimi tappeti, armi finamente cesellate, ed un telescopio che vent'anni fa la regina d'Inghilterra regalava al Sultano.

Il Sultano è lieto che si dia molta importanza alla prima Ambasciata ch'egli manda in Abissinia perchè dovrà essere in qualche modo la constatazione dei diritti ch'egli vanta ancora sull' Egitto. Difatti nella lettera autografa che manderà a Menelik, questi verrà chiamato con insistenza: « Caro vicino ». L'Ambasciata si comporrà di tre persone; Ahmet Alì pascià ne sarà il capo, e vi sarà addetto un interprete che parli l'arabo e il francese.

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Il distinto bibliofilo Leo Olschki, che commercia a Venezia in manoscritti antichi, stampe ed edizioni rare, comunica che Menelik ha ordinata la creazione di una biblioteca ad Addis-Abeba per conservarvi tutti i manoscritti esistenti nell' Etiopia.

L'anno scorso, il Negus fece costruire due zattere per andare all'isola sacra di Debsa Sinai, situata nel centro del lago Tsana, a prendervi un certo numero di manoscritti, che vengono custoditi nel monastero dell' isola, e che erano oggetto di venerazione da

parte di quelli abitanti. Ordinò poi di metterli in astucci di seta, e ne affidò ad un funzionario la conservazione; oltre ciò ne fece fare copie per la futura biblioteca di Addis Abeba, che già si proponeva d'impiantare. Questi manoscritti, importantissimi per la storia ecclesiastica e nazionale e per la letteratura abissina, erano stati trasportati in quell' isola nel XVI secolo, per salvarli dalla famosa invasione mussulmana.

Il << Hirkaï-Chérif ».

Per l'esatta conoscenza dell' Oriente, e propriamente delle usanze religiose turche, togliamo da un bello articolo del Levant-Hérald di Costantinopoli, alcuni brani:

« S. M. I. il Sultano si è recato Mercoledì, attraversando il mare, al palazzo di Top-Kapou per la cerimonia del Hirkai-Chérif o visita annuale, al quindicesimo giorno del mese di Ramazan, alle reliquie del Profeta che colà vengono custodite.

« Molto prima del passaggio del corteo imperiale, i preparativi abituali erano stati fatti. Le strade che il corteo doveva percorrere dal Palazzo di Yildiz fino al ponte di Karakeuy, e quelle da EuminEunu fino a Top-Kapou, erano ricoperte di sabbia.

<< Dei distaccamenti di cavalleria, fanteria, marina, gendarmeria e polizia erano disposti sul percorso. Vi erano anche schierati gli alunni delle scuole Achiret, Hamidié di Béchiktach, ed altre mussulmane, come pure quelli della scuola greca di Béchiktach e della scuola ebrea d'Ortakeuy.

<< S. M. I. il Sultano uscì dal palazzo di Hildiz alle 11,15 del mattino. Nella vettura imperiale, montata alla Daumont, prese posto di fronte al Sovrano, il gran maresciallo di Corte, Ghazi Osman pascià. Il corteo si diresse direttamente all' imbarcatoio del palazzo di Dolma-Baghtché. Mentre passava il corteo gli alunni delle scuole innalzavano canti in onore del Sovrano. »

Giunto all' imbarcatoio, il Sultano prese posto nel battello-mosca Techrifié e, salutato dalle navi turche e dai stazionarii militari europei, attraversò il mare e sbarcò al Palazzo di Top-Kapou.

<< Dopo essersi riposato qualche minuto nel villino detto di Bagdad, si recò nell' appartamento ove viene custodito il mantello e le altre reliquie del Profeta. Sua Maestà cominciò dal recitare le preghiere del mezzogiorno; indi, contornato dagli alti funzionarii, s'avvicinò alla cassetta contenente le preziose reliquie, l'aprì con chiave d'oro, baciò il mantello sacro, e pronunziò le parole richieste dal rituale mussulmano. In seguito, S. A. lo Cheik-ul-Islam s'avvicinò e baciò i bordi della cassa; a lui fecero seguito i mi

nistri ed i funzionarii presenti, cominciando da S. A. il Gran Vizir, ciascuno baciando a sua volta la cassetta delle sacre reliquie.

<< Man mano che ognuno di questi personaggi aveva compiuto tale atto, riceveva dalle mani del Sovrano un fazzoletto di seta ch' era prima stato posto a contatto col mantello del Profeta. Su tutti questi fazzoletti era scritta la massima: « Il destino non può aver presa sul mantello del più illustre dei Profeti; venerate e pregate il Mediatore dei popoli ». Compiuta tale cerimonia S. M. rinchiuse la cassetta preziosa, e fu allora la volta dei principi imperiali, della Sultana Validé e delle Dame dell' Harem imperiale di venire a venerare le sacre reliquie.

« La cerimonia ebbe fine con una preghiera per la conservazione dei giorni preziosi di S. M. I. detta dall'ulema Eboul Huda effendi, preghiera che fu ascoltata con raccoglimento e che fu salutato alla fine da grida di amin!

<< Il sovrano si trattenne nel santuario fino all' ora della preghiera del dopopranzo, sia pregando, sia ascoltaudo la lettura di brani del Corano fatta dagli Hafiz (preti lettori), dalla bella voce, che sono addetti al palazzo di Top-Kapou.

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Compiute le devozioni del pomeriggio, il Sovrano fece ritorno, a prendervi riposo, al villino di Bagdad. Vennero allora d'ordine di S. M. distribuito del denaro e dei grandi piatti cucinati di cavourma e di pidés alle truppe del palazzo, che acclamarono calorosamente il nome del Sultano. »

« Durante il soggiorno di S. M. al palazzo di Top-Kapou, gli venne fatto omaggio di numerosi quadri ad olio e di quadri contenenti dediche in calligrafie turche di varii generi; erano questi, lavori degli alunni delle scuole del palazzo. Fra i tipi di scritture vi era quella di un mussulmano cinese, giunto da poco ed addetto al servizio di Palazzo; è un bel saggio della scrittura islamitica in uso nella Cina.

Il ritorno ad Yildiz ebbe luogo, sempre per la via di mare, alle 5 pom. con l' istesso cerimoniale dell' andata.

Congresso Internazionale archeologico.

La Scuola Francese d' Atene celebrerà dal 25 al 29 aprile il cinquantesimo anniversario dalla fondazione, avvenuta nel 1847.

A tal uopo essa prepara grandi feste, come già accennammo, e con opportuno pensiero ha invitate tutte le accademie ed associazioni di studi archeologici nonchè tutti i studiosi di tali scienze e gli ellenisti, a prender parte ad un Congresso internazionale.

Questo siederà nei giorni 26, 27, e 28 aprile, ed ancor più, se

i lavori sottoposti al Congresso lo esigeranno. Hanno già risposto al cortese invito del sig. Homolle, l' eminente direttore della Scuola, e dei suoi collaboratori, quasi tutti gli studiosi americani, austriaci, inglesi e tedeschi; è inutile porvi in nota i greci ed i francesi, i quali vi accorreranno in massa. Basti il dire che, per questi ultimi, il Ministero della Pubblica Istruzione di Francia ha prorogato espressamente le vacanze di Pasqua, che scadranno il 26 aprile, fino al 3 maggio per tutti quei professori, studenti universitarii e liceali e fin per i convittori dei collegi, che vorranno recarsi in Grecia, ed ai quali vengono offerti specialissimi ribassi di viaggio.

Speriamo che gli studiosi italiani vorranno accorrervi numerosi ed ottenere, con le loro comunicazioni di studii, quel posto che tanto compete alla scienza italiana.

Già è stato nominato il Comitato direttivo preparatorio, il quale dovrà scegliere le Commissioni speciali, regolare l'ordine delle discussioni e dirigerle. Saranno tenute due adunanze per giornata, delle quali almeno una plenaria. I congressisti che desidereranno fare comunicazioni dovranno porsi prima d'accordo col Comitato e fargli noto il soggetto del loro studio e la lingua di cui desiderano servirsi.

Ci si assicura che è pervenuto al sig. Homolle una forte somma di danaro, generosa offerta d' un ricchissimo Elleno, per permettere alla scuola Francese delle speciali ricreazioni per i congressisti. Già il numero degl' inviti accettati ha raggiunto la bella cifra di 3,000, sicchè fu dovuta costruire, posteriormente all'attuale sede della scuola, una speciale sala capace di oltre mille congressisti. Verrà dato al teatro di Bacco l' Edipo Re, dai membri della Comedie Française di Parigi.

Il sig. Radet, professore di letteratura all'Università di Bordeaux, pubblicherà la storia della Scuola Francese d' Atene, per incarico del Ministero della P. Istruzione di Francia. Dallo stesso Ministero venne poi scelto l'eminente incisore, sig. Roty, per coniare la medaglia commemorativa delle feste.

Il governo ellenico ha dimostrato finora una viva premura per la riuscita del Congresso e delle feste, ed ha promesso il suo concorso. Auguriamoci vivamente che la crisi politica greca sia diggià totalmente finita, e così, con animo lieto, possa la nobile e colta nazione Ellena festeggiare i tanti dotti che verranno ai piedi del Partenone a far atto di omaggio internazionale all'immortale genio greco.

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BESSARIONE

Roma, SS. Apostoli, 51.

BESSARIONE, Sommario del N.o 9:

I Pontefici Romani nella liturgia greca.
I sette dormienti.

La fête de l'Etoodog. dans l' Église grecque.
Il funerale greco.

La polemica religiosa in Oriente.

I Monumenti dell' Oriente in Roma.

Il Censo di S. Luca e l' iscrizione di Quirino.
I socialisti alessandrini del II secolo.

L'antichissima immagine della B. V. Maria.
Alcune ricerche sulla vita del Bessarione.
OMHPIKA.

Corrispondenze da Costantinopoli.

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