LA RIVISTA EUROPEA Anno VI. - Volume II. - Fascicolo 1. 2 FIRENZE Via Valfonda, 79 1875 99 I. Sentii dire da persone autorevoli: « Che bisogno v'è di pen<< sare al miglioramento dell' Agro Romano? I proprietari del << suolo sono paghi della meschina rendita che ne ritraggono; se << esso è malsano, ciò non reca danno ad alcuno, poichè è disa<< bitato. Così la pensano, ne sono persuaso, non pochi Romani, e non già del popolino ignorante, ma bensì di cospicuo ceto. L'argomento che adducono per rimanersene inerti è specioso, e può abbagliare chi, per pigrizia o per altra qualsivoglia ragione, non vuol mettersi a rivangare il fondo delle cose. Parmi dunque siavi grande interesse a mostrare quanto importante riesca per la città di Roma che venga migliorata l'agricoltura della sua Campagna. Un fatto grave, che salta agli occhi dei meno chiaroveggenti, si è che, mentre Torino e Firenze, nel breve tempo in cui ciascuna di esse fu capitale del Regno d'Italia, presero rapidissimo incremento, il quale perdura anche dopo che sono ridivenute città di provincia; Roma, da quattro anni che fu proclamata Capitale alla sua volta, progredi così lentamente, che può dirsi, senza grave errore, essere essa rimasta in gran parte qual era. |