Manuale della letteratura del primo secolo della lingua italiana, 3. kötetMagheri, 1839 |
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... acciocchè di suo stato non fosse fama nè potere . Alla quale proposta si levò il savio cavaliere messer Farinata degli Uberti , e la sua diceria ( 8 ) pro- pose gli antichi due grossi ( 9 ) proverbi che dicono : come asino sape , così ...
... acciocchè di suo stato non fosse fama nè potere . Alla quale proposta si levò il savio cavaliere messer Farinata degli Uberti , e la sua diceria ( 8 ) pro- pose gli antichi due grossi ( 9 ) proverbi che dicono : come asino sape , così ...
45. oldal
... acciocchè il re Carlo nol sorprendesse . ( 8 ) Avvenne che ' l prenze figliuolo del re Carlo che era in Napoli , veggendosi così oltraggiare da ' Ciciliani e da ' Catelani , a furia senza ordine montò in galee , eziandio contro al ...
... acciocchè il re Carlo nol sorprendesse . ( 8 ) Avvenne che ' l prenze figliuolo del re Carlo che era in Napoli , veggendosi così oltraggiare da ' Ciciliani e da ' Catelani , a furia senza ordine montò in galee , eziandio contro al ...
47. oldal
... acciocchè ' l detto stuolo non ponesse ( 13 ) in Cicilia : sì si trovò la detta armata del re Carlo male provve- duta e con diffalta ( 14 ) di vettovaglia . Per la quale cosa con- venne di nicissità , ( 15 ) perchè s ' appressava l ...
... acciocchè ' l detto stuolo non ponesse ( 13 ) in Cicilia : sì si trovò la detta armata del re Carlo male provve- duta e con diffalta ( 14 ) di vettovaglia . Per la quale cosa con- venne di nicissità , ( 15 ) perchè s ' appressava l ...
50. oldal
... acciocchè si veda quale fosse la lingua nostra d ' allora quale il suo genio , quali le proprietà di essa , qual cosa si sia ritenuta e quale variata , o del tutto tolta via , e per qual mez- zo si debbano dedurre e mantenere le origini ...
... acciocchè si veda quale fosse la lingua nostra d ' allora quale il suo genio , quali le proprietà di essa , qual cosa si sia ritenuta e quale variata , o del tutto tolta via , e per qual mez- zo si debbano dedurre e mantenere le origini ...
62. oldal
... acciocchè saviamente vive ( 4 ) , la tristizia di questo secolo dall ' animo tuo al tutto ( 5 ) discaccia . E Gesù Seraca disse : molti uccide la tristizia , e non è utilitade in lei . E altrove disse : l'animo allegro mena gioiosa vita ...
... acciocchè saviamente vive ( 4 ) , la tristizia di questo secolo dall ' animo tuo al tutto ( 5 ) discaccia . E Gesù Seraca disse : molti uccide la tristizia , e non è utilitade in lei . E altrove disse : l'animo allegro mena gioiosa vita ...
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acciò acciocchè Agatocle Agesilao alcuna altrui amici amistade animo Antico appresso Atena avea battaglia boce Bondelmonte Bono Giamboni Brunetto Brunetto Latini buono Carlo di Valois Cartagine Catelina cavalieri cavallo centurione ch'è chè Cicilia città cittade cittadini Codici colla colui consiglio Corso Donati costumi cotale credere Dante debbono detto dice dicitore Dino Compagni dire disiderio elli ellino erano fare favella fece femmina Fiesole figliuoli filosafo Fiorentini Firenze forza fuggire fusse gente ghibellini grandissima guardare guelfi guelfi Neri Guittone l'uomo Lacedemonia latino libro Lotario luogo lussuria male malvagi Mardonio medesimo mente messer Carlo moglie mondo morte nemici neuna nimici Oltrarno onore opera oste padre paraula parlare parole peccato perocchè pigliare popolo poscia possa preso puote quegli quod ragione Rettorica ricchezze Santo sanza savio senno sieno signore terra testo uomini uomo Vedi il Vol veggendo vertù Villani vizj Vocab voglio volgarizzamento vuole
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10. oldal - Che pria li padri e le madri trastulla; L'altra, traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, di Fiesole e di Roma.
363. oldal - Cosi per li. gran savi si confessa che la fenice muore e poi rinasce, quando al cinquecentesimo anno appressa : erba né biada in sua vita non pasce, ma sol d'incenso lagrime e d'amomo; e nardo e mirra son l'ultime fasce.
36. oldal - Orribil furon li peccati miei; Ma la bontà infinita ha sì gran braccia, Che prende ciò, che si rivolve a lei. ' Carchi di soperchiar Cr. Se il pastor di Cosenza che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
202. oldal - Questo signore viene, e conviensi onorare. Levate via i vostri sdegni e fate pace tra voi, acciò che...
88. oldal - E fattolsi chiamare, e familiarmente ricevutolo, seco il fece sedere e appresso gli disse: — Valente uomo, io ho da più persone inteso che tu se...
84. oldal - Il re infino allora stato tardo e pigro, quasi dal sonno si risvegliasse, cominciando dalla ingiuria fatta a questa donna , la quale agramente vendicò , rigidissimo persecutore divenne di ciascuno, che contro all'onore della sua corona alcuna cosa commettesse da indi innanzi.
196. oldal - Seminate le vostre menzogne, le quali empieranno i granai de' vostri figliuoli. Fate come fé' Siila nella città di Roma, che tutti i mali che esso fece in X anni, Mario in pochi dì li vendicò. Credete voi che la giustizia di Dio sia venuta meno? Pur quella del mondo rende una per una. Guardate a' vostri antichi, se ricevettero merito nelle loro discordie: barattate gli onori ch'eglino acquistarono.
36. oldal - L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuoc dal regno, quasi lungo il Verde, Ove le trasmutò a lume spento. Per lor maladizion sì, non si perde, Che non possa tornar 1' eterno amore, Mentre che la speranza ha fior del verde.
216. oldal - Ed egli a me : Dopo lunga tenzone Verranno al sangue, e la parte selvaggia' Caccerà l'altra con molta offensione. Poi appresso convien che questa caggia Infra tre soli, e che l'altra sormonti Con la forza di tal, che testé piaggia...
21. oldal - Ed un ch' avea 1' una e 1' altra man mozza, Levando i moncherin per 1' aura fosca, Sì che il sangue facea la faccia sozza, Gridò: Ricordera'li anche del Mosca, Che dissi, lasso! Capo ha cosa fatta, Che fu il mal seme della gente losca. Ed io v' aggiunsi: E morte di tua schiatta; Perch' egli, accumulando duol con duolo, Sen gio come persona trista e matta. Ma io rimasi a riguardar lo stuolo, E vidi cosa ch...