Manuale della letteratura del primo secolo della lingua italiana, 3. kötetMagheri, 1839 |
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135. oldal
... e una massaia di casa , e governatore di tutte loro cose . E M. V. 1. 9. morendo lasciò la giovine reina ricca di grande tesoro e governatore del reame . cittadini , molestata ? E cui Cartagine maliziosa con inganni 135.
... e una massaia di casa , e governatore di tutte loro cose . E M. V. 1. 9. morendo lasciò la giovine reina ricca di grande tesoro e governatore del reame . cittadini , molestata ? E cui Cartagine maliziosa con inganni 135.
136. oldal
Nannucci. cittadini , molestata ? E cui Cartagine maliziosa con inganni , e la potente Numanzia per forza , e la savia Corinto per senno ( 1 ) corrompere ( 2 ) non ebbero forza , sofferrete ( 3 ) voi che per uo- mini avveniticci , ( 4 ) ...
Nannucci. cittadini , molestata ? E cui Cartagine maliziosa con inganni , e la potente Numanzia per forza , e la savia Corinto per senno ( 1 ) corrompere ( 2 ) non ebbero forza , sofferrete ( 3 ) voi che per uo- mini avveniticci , ( 4 ) ...
233. oldal
... Cartagine intera , ( 5 ) avverranne bene al Comune , o no ? Con- troversia del nome è quando lo fatto è conceduto , ma è qui- stione , di quello che è fatto , in c ( 6 ) nome sia appellato . E in questo convene che sia controversia del ...
... Cartagine intera , ( 5 ) avverranne bene al Comune , o no ? Con- troversia del nome è quando lo fatto è conceduto , ma è qui- stione , di quello che è fatto , in c ( 6 ) nome sia appellato . E in questo convene che sia controversia del ...
244. oldal
... Cartagine ne feciono molte ingiurie nella guerra , che noi avemmo contro a quelli d ' Africa , e ruppono più volte trie- gua e pace , e i nostri maggiori di questa nostra città non guar- darono alle loro colpe , chè bene gli potevano ...
... Cartagine ne feciono molte ingiurie nella guerra , che noi avemmo contro a quelli d ' Africa , e ruppono più volte trie- gua e pace , e i nostri maggiori di questa nostra città non guar- darono alle loro colpe , chè bene gli potevano ...
256. oldal
... Cartagine ? Io non mi voglio gloriare teco di me medesimo : tu vedi come Publio Servilio e Attilio , consoli dell ' anno passato , l'abbino gabbato . Lucio Paulo , questa è solo la via della nostra salute , la quale sono certo io che ...
... Cartagine ? Io non mi voglio gloriare teco di me medesimo : tu vedi come Publio Servilio e Attilio , consoli dell ' anno passato , l'abbino gabbato . Lucio Paulo , questa è solo la via della nostra salute , la quale sono certo io che ...
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acciò acciocchè Agatocle Agesilao alcuna altrui amici amistade animo Antico appresso Atena avea battaglia boce Bondelmonte Bono Giamboni Brunetto Brunetto Latini buono Carlo di Valois Cartagine Catelina cavalieri cavallo centurione ch'è chè Cicilia città cittade cittadini Codici colla colui consiglio Corso Donati costumi cotale credere Dante debbono detto dice dicitore Dino Compagni dire disiderio elli ellino erano fare favella fece femmina Fiesole figliuoli filosafo Fiorentini Firenze forza fuggire fusse gente ghibellini grandissima guardare guelfi guelfi Neri Guittone l'uomo Lacedemonia latino libro Lotario luogo lussuria male malvagi Mardonio medesimo mente messer Carlo moglie mondo morte nemici neuna nimici Oltrarno onore opera oste padre paraula parlare parole peccato perocchè pigliare popolo poscia possa preso puote quegli quod ragione Rettorica ricchezze Santo sanza savio senno sieno signore terra testo uomini uomo Vedi il Vol veggendo vertù Villani vizj Vocab voglio volgarizzamento vuole
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10. oldal - Che pria li padri e le madri trastulla; L'altra, traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, di Fiesole e di Roma.
363. oldal - Cosi per li. gran savi si confessa che la fenice muore e poi rinasce, quando al cinquecentesimo anno appressa : erba né biada in sua vita non pasce, ma sol d'incenso lagrime e d'amomo; e nardo e mirra son l'ultime fasce.
36. oldal - Orribil furon li peccati miei; Ma la bontà infinita ha sì gran braccia, Che prende ciò, che si rivolve a lei. ' Carchi di soperchiar Cr. Se il pastor di Cosenza che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
202. oldal - Questo signore viene, e conviensi onorare. Levate via i vostri sdegni e fate pace tra voi, acciò che...
88. oldal - E fattolsi chiamare, e familiarmente ricevutolo, seco il fece sedere e appresso gli disse: — Valente uomo, io ho da più persone inteso che tu se...
84. oldal - Il re infino allora stato tardo e pigro, quasi dal sonno si risvegliasse, cominciando dalla ingiuria fatta a questa donna , la quale agramente vendicò , rigidissimo persecutore divenne di ciascuno, che contro all'onore della sua corona alcuna cosa commettesse da indi innanzi.
196. oldal - Seminate le vostre menzogne, le quali empieranno i granai de' vostri figliuoli. Fate come fé' Siila nella città di Roma, che tutti i mali che esso fece in X anni, Mario in pochi dì li vendicò. Credete voi che la giustizia di Dio sia venuta meno? Pur quella del mondo rende una per una. Guardate a' vostri antichi, se ricevettero merito nelle loro discordie: barattate gli onori ch'eglino acquistarono.
36. oldal - L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuoc dal regno, quasi lungo il Verde, Ove le trasmutò a lume spento. Per lor maladizion sì, non si perde, Che non possa tornar 1' eterno amore, Mentre che la speranza ha fior del verde.
216. oldal - Ed egli a me : Dopo lunga tenzone Verranno al sangue, e la parte selvaggia' Caccerà l'altra con molta offensione. Poi appresso convien che questa caggia Infra tre soli, e che l'altra sormonti Con la forza di tal, che testé piaggia...
21. oldal - Ed un ch' avea 1' una e 1' altra man mozza, Levando i moncherin per 1' aura fosca, Sì che il sangue facea la faccia sozza, Gridò: Ricordera'li anche del Mosca, Che dissi, lasso! Capo ha cosa fatta, Che fu il mal seme della gente losca. Ed io v' aggiunsi: E morte di tua schiatta; Perch' egli, accumulando duol con duolo, Sen gio come persona trista e matta. Ma io rimasi a riguardar lo stuolo, E vidi cosa ch...