lo che in te la mia speme fondai Gloria Patri. All' immenso divino Pensiero 32 SALMO LV. Si vuole che Davide fuggendo Pincontro di Saulle abbia composto questo Salmo anche allora che si ritrovò in Gette Città de'Filistei. Con esso si alludeva alla futura Chiesa di Gesù Cristo; imperciochè siccome Davide malmenato dal suo popolo sen fuggì in Gette, così la unione de' discepoli del Divin Redentore, perseguitata da' Giudei, dovea un giorno portare il Vangelo ai Gentili, dai quali sarebbe stato accolto. Scorgesi adunque in questo Sal no la voce della Chiesa, Ja quale a guisa di pacifica e semplicetta Colomba si lagna delle persecuzioni, che soff; predice il gastigo de persecutori e rende finalmente al Signore i dovuti ringraziamenti per vedersene liberata. A pietà, Signor, ti muova Il mio pianto, il mio dolore, 1. Miserere mei Deus, quoniam conculcavit me homo: tota die impugnans tribulavit me. Mira quanti rei tiranni 2% Fin del di la chiara luce Di spavento ognor m' ingombra; Conculcaverunt me inimici mei tota die, quoniam multi bellantes adversum. me. 2. Ab altitudine. diei timebo: ego vero in te sperabo.. 《、. In Deo laudabo sermones meos: in Deo speravi, non timebo quid faciat mihi caro. Ben mi avveggo che i miei detti Son spregiati e maledetti; Fanno iniqui parlamenti, 4. Ma siccome a mia ruina Essi teso han sempre l'arco, Così l'ira sua divina 3. Tota die verba mea execrabantur : adversum me omnes cogitationes eorum in malum. Inhabitabunt, et abscondent: ipsi calcancum meum observabunt. 4. Sicut sustinuerunt animam meam pro nihilo salvos facies illos pop ulos confringes. in ira Fia che alfin gli attenda al varco 5. Tu sei buono, e sei fedele Deus, vitam meam annuntiavi tibi: posuisti lacrymas meas in cospecto tuo. 5. Sicut et in promissione tua; tuns convertentur inimici mei retrorsum. |